L’installazione di un magnete idraulico non è un dettaglio da lasciare al caso. In ambito industriale, dove ogni minuto fermo ha un costo e ogni errore tecnico può generare conseguenze a catena, la precisione fa la differenza. Questo vale soprattutto per componenti strategici come i magneti idraulici, utilizzati per la movimentazione di materiali ferrosi in settori come la demolizione, il riciclo, la logistica pesante e la siderurgia.

Il magnete idraulico, non richiede collegamenti elettrici durante l’installazione, e questo è sicuramente un vantaggio che semplifica l’intero processo. 

Questo articolo nasce per offrire una guida chiara, concreta e aggiornata a chi opera quotidianamente con questi dispositivi. Che tu stia installando un nuovo magnete su un escavatore, aggiornando un impianto esistente o scegliendo un partner affidabile per la fornitura di elettromagneti e magneti idraulici, troverai in queste righe indicazioni tecniche, errori da evitare e buone pratiche da applicare fin da subito.

Perché in un settore dove tutto deve funzionare al primo colpo, la competenza non è un’opzione: è un requisito operativo.

Strumenti necessari per l’installazione di un magnete idraulico

Come installare correttamente un magnete idraulico

Per installare un elettromagnete idraulico nel modo corretto, non basta avere manualità: servono strumenti precisi, controlli tecnici puntuali e attenzione a ogni dettaglio. L’installazione è semplice, basta seguire alcuni punti guida essenziali, a partire dagli strumenti giusti per assicurare una connessione sicura ed efficiente.

Il primo passo è l’accesso al carter principale, operazione per cui è necessario un set di chiavi a brugola. Questo permette di aprire la protezione e visualizzare il display del voltmetro integrato, utile per verificare che la tensione generata sia corretta, cioè compresa tra 200V e 220V (è accettabile anche una soglia compresa tra 180V e 200V, ma la forza magnetica risulterà leggermente inferiore). Un valore fuori soglia è un segnale chiaro di anomalia, da risolvere prima di continuare.

Per il collegamento del circuito idraulico, entrano in gioco strumenti diversi, essenziali per garantire la tenuta e la funzionalità del sistema:

  • Set di chiavi inglesi, per montare correttamente i raccordi dei:
  • tubi di mandata,
  • ritorno,
  • drenaggio (se presente).

È consigliabile — per ottenere un’installazione davvero precisa — dotarsi anche di:

  • Flussometro, per misurare e confrontare la portata reale dell’olio con quella impostata sull’escavatore o caricatore.
  • Manometro, per verificare che la pressione dell’olio effettiva sia coerente con i parametri operativi previsti dal produttore.

Questi due strumenti non sono obbligatori, ma altamente consigliati per chi vuole evitare errori o inefficienze che possono causare danni a lungo termine.

La fase finale riguarda il montaggio fisico del magnete al mezzo operatore, e qui bisogna distinguere tra due casi specifici:

  • Elettromagneti idraulici con sella:

Se l’aggancio non è di tipo rapido, sarà necessaria:

  • una mazza pesante, per inserire i perni della sella nei rispettivi fori dell’attacco dell’escavatore.
  • Elettromagneti idraulici con catena:

L’installazione è più immediata, è sufficiente:

  • agganciare la catena al braccio della macchina.

In entrambi i casi, è fondamentale controllare la stabilità dell’aggancio e il corretto bilanciamento del magnete, per evitare oscillazioni o comportamenti anomali durante le operazioni di sollevamento.

Un’installazione eseguita con gli strumenti giusti non è solo una buona pratica: è il presupposto per garantire sicurezza, efficienza operativa e durata nel tempo. E nel lavoro quotidiano, sono proprio questi dettagli a fare la differenza.

Errori comuni da evitare durante l’installazione

Come installare correttamente un magnete idraulico

Durante l’installazione di un magnete idraulico, ci sono errori che possono sembrare banali, ma che nel tempo si trasformano in guasti costosi, cali di prestazioni e interventi tecnici evitabili. Uno dei più frequenti è non installare il drenaggio quando previsto. Spesso, per fretta o sottovalutazione, si omette questo passaggio pensando che “tanto funziona lo stesso”. In realtà, la mancanza del drenaggio quando richiesto può causare un accumulo di pressione all’interno del motore idraulico che fa parte della power unit del magnete idraulico, portando a perdite d’olio. È una leggerezza che può costare caro, soprattutto in impianti che operano senza sosta o in contesti particolarmente stressanti. In cantiere può trasformarsi in un serio pericolo per la sicurezza degli operatori — come il rischio di scivolamenti — mentre su pianali di camion rappresenta un’insidia concreta. Ancora più critico è il potenziale impatto ambientale: una perdita può contaminare terreni e falde, con conseguenze gravi non solo per l’ambiente, ma anche in termini di sanzioni e responsabilità legali.

Un altro errore, ancora più insidioso, è intervenire sulla valvola interna del magnete. Questa valvola è tarata in fabbrica per mantenere stabile il funzionamento dell’intero sistema e non dovrebbe mai essere modificata senza aver prima consultato un tecnico specializzato Zanetti Magneti. Anche una variazione minima della taratura può alterare la risposta del magnete, causare pressioni sbagliate o, peggio ancora, compromettere il sollevamento in sicurezza. In pratica, toccare la valvola senza indicazioni precise è come modificare un motore senza sapere cosa si sta facendo: il rischio è altissimo.

Infine, è molto comune – soprattutto su escavatori o caricatori più datati – dare per scontato che le portate e le pressioni indicate dalla macchina operatrice corrispondano a quelle reali. Purtroppo non è sempre così. Con il tempo, l’usura o una manutenzione incompleta possono alterare i valori effettivi, rendendo inaffidabili i dati impostati sul computer di bordo. Questo significa che il magnete potrebbe ricevere meno/più olio o pressione del necessario, con una conseguente perdita di forza magnetica, tempi di risposta rallentati e cicli di lavoro irregolari. Verificare portata e pressione con strumenti come flussometro e manometro non è solo una buona pratica: è una garanzia operativa. Chi installa un magnete idraulico non può permettersi di andare “a sensazione”. Serve precisione, esperienza e, soprattutto, la consapevolezza che ogni dettaglio tecnico ha un impatto concreto sulle prestazioni dell’impianto.

Manutenzione e controllo del magnete idraulico nel tempo

Un magnete idraulico non è un componente da installare e dimenticare. Per garantire affidabilità, potenza costante e sicurezza operativa, ha bisogno di essere monitorato con regolarità. Gli elettromagneti da sollevamento, se utilizzati correttamente, richiedono una manutenzione minima e non invasiva. Bastano pochi controlli mirati, semplici da eseguire e poco impegnativi, per prevenire e prolungare la vita utile del sistema.

Il primo controllo da non trascurare è quello settimanale: basta un’occhiata mirata, ma fatta con metodo. Verificare che non ci siano perdite di olio all’interno del magnete è fondamentale. Anche una minima infiltrazione può indicare un problema a una guarnizione, un raccordo allentato o, nei casi peggiori, un danno interno che va risolto prima che si aggravi. È un controllo semplice, veloce, ma spesso sottovalutato. E invece fa la differenza.

Un altro aspetto importante riguarda la parte inferiore del magnete, quella che entra in contatto diretto con il materiale da movimentare. Qui l’usura meccanica è inevitabile, soprattutto in ambienti difficili o con carichi abrasivi. Ecco perché è necessario programmare un controllo periodico – non legato al calendario, ma all’effettivo utilizzo – per valutarne lo stato.

Quando si notano segni evidenti di usura, è il momento di intervenire. La soluzione è il riporto di saldatura, da eseguire con filo o elettrodo compatibile con acciai al carbonio. Questa operazione, se fatta correttamente, non solo ripristina la superficie ma rinforza il magnete, permettendogli di affrontare nuovi cicli di lavoro senza compromettere le prestazioni.

La chiave è anticipare i problemi, non rincorrerli. Per chi lavora ogni giorno in cantiere o in impianti industriali, il tempo è denaro. Fermare la produzione per un magnete trascurato è un lusso che nessuna azienda può permettersi. Curarlo con regolarità, invece, è un investimento concreto in efficienza, sicurezza e continuità operativa.

Installare correttamente un magnete idraulico è solo il primo passo. Quello che davvero fa la differenza è mantenerlo efficiente nel tempo, evitando errori comuni e seguendo buone pratiche tecniche. Ogni controllo, ogni verifica, ogni intervento preventivo è un tassello che contribuisce alla durata del sistema e alla produttività del tuo impianto. E se hai bisogno di un partner che ti segua dalla scelta all’assistenza post-vendita, Zanetti Magneti è al tuo fianco. Ti consigliamo la lettura di questo articolo se non sai quale elettromagnete da sollevamento possa fare al caso tuo

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