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Come scegliere il modello giusto di elettromagnete da sollevamento?

Scegliere il giusto elettromagnete da sollevamento non è una semplice decisione tecnica: è una scelta strategica che impatta direttamente su produttività, sicurezza e continuità operativa. In ambito industriale, dove ogni minuto conta e ogni operazione ha un peso specifico, utilizzare un magnete non adatto può rallentare i cicli di lavoro, aumentare il rischio di fermo macchina e generare costi imprevisti.
Ecco perché affidarsi a soluzioni pensate su misura per il proprio contesto operativo è fondamentale. Ma come orientarsi tra decine di modelli, tensioni diverse, forme e alimentazioni alternative?
In questa guida, ti accompagniamo passo dopo passo nella scelta del modello ideale, analizzando le tipologie di elettromagneti da sollevamento disponibili, le differenze tra sistemi a 24V e 220V, le applicazioni industriali più frequenti e i fattori tecnici e operativi da valutare prima dell’acquisto.
Perché quando si parla di elettromagneti da sollevamento, la Zanetti Magneti non è solo un marchio: è una garanzia italiana di potenza, affidabilità e innovazione con oltre 40 anni di esperienza.
Tipologie di elettromagneti da sollevamento disponibili di Zanetti Magneti
Quando si parla di movimentazione industriale, precisione e potenza non possono essere lasciate al caso. Ecco perché Zanetti Magneti ha costruito nel tempo una gamma di elettromagneti da sollevamento capace di coprire ogni necessità reale sul campo.
Vediamo insieme quali sono le principali tipologie di elettromagneti disponibili, tutte firmate Zanetti Magneti.
Elettromagneti idraulici
Quando la movimentazione richiede sinergia perfetta tra forza magnetica, resistenza meccanica e controllo idraulico, questa è la soluzione più avanzata. Gli elettromagneti idraulici si interfacciano direttamente con il circuito oleodinamico della macchina operatrice, offrendo un comando diretto, preciso e immediato. Niente cablaggi aggiuntivi, nessuna centralina esterna: tutto è già integrato.
Sono ideali per escavatori, caricatori, pale meccaniche e altri mezzi che lavorano in ambienti difficili, come demolizioni, cantieri e impianti di trattamento rifiuti.
Elettromagneti circolari a bassa tensione (ESB 12/24V)
Compatti, affidabili e progettati per muoversi insieme ai tuoi mezzi. Questi elettromagneti sono pensati per essere installati su gru, escavatori e carrelli industriali sfruttandone la potenza della batteria. Alimentati a 12V o 24V, offrono il giusto equilibrio tra sicurezza e forza magnetica, anche in contesti dinamici e con spazi ristretti. Ideali per chi lavora spesso su strada o in cantieri dove l’agilità è tutto.
Elettromagneti circolari da rottame (220V)
Qui si entra nel regno della potenza pura. Perfetti per impianti fissi, caricatori depositi di rottami e centri di trattamento metalli, questi elettromagneti alimentati a 220V sono in grado di sollevare grandi quantità di materiale ferroso in tempi rapidissimi. Se l’obiettivo è ottimizzare i cicli di lavoro senza compromessi, questo è il tuo alleato.
Elettromagneti per polipo
Lavori nel settore del recupero o della raccolta differenziata pesante? Allora conosci bene le benne a polipo. Gli elettromagneti per polipo Zanetti sono progettati per integrarsi alla perfezione con il movimento idraulico della benna a polipo, sincronizzando apertura, presa e rilascio del materiale con precisione millimetrica. Più efficienza, meno sprechi, meno tempi morti. Perfetti in situazioni dove prima di movimentare il materiale col polipo è necessaria una separazione del ferro.
Elettromagneti con alimentazione a benzina o diesel
Zero cavi, zero limiti. Questi modelli sono completamente autonomi, grazie a gruppi elettrogeni integrati a benzina o diesel e al radiocomando che ne facilita l’utilizzo anche a distanza. La soluzione perfetta per operare in luoghi isolati, cave, cantieri mobili o su mezzi senza alimentazione elettrica. Dove non arriva la rete, ci arriva Zanetti.
Elettromagneti con alimentazione a benzina o diesel
Non tutto è rotondo, e non tutti i carichi hanno la stessa forma. Gli elettromagneti rettangolari sono progettati per lavorare con lamiere, travi, barre e superfici piane, distribuendo il campo magnetico in modo uniforme e riducendo al minimo il rischio di perdita di carico, sono disponibili con rotazione a 360°. Una scelta tecnica, ma con effetti molto pratici sulla produttività quotidiana.
Elettromagneti rettangolari a bassa tensione (12/24V)
Quando il contesto di lavoro richiede sia sicurezza che precisione, entra in gioco questa categoria. Coniugano i vantaggi strutturali della forma rettangolare alla protezione della bassa tensione, rendendoli ideali per ambienti dove è richiesto un alto livello di controllo e affidabilità, anche in presenza di operatori a stretto contatto.
Elettromagneti a batterie con radiocomando
La tecnologia qui raggiunge il suo massimo livello. Senza cavi, senza limiti, completamente radiocomandati. Questi elettromagneti offrono la massima flessibilità operativa, grazie all’autonomia energetica e alla possibilità di controllarli a distanza. Soluzione top di gamma per chi cerca massima autonomia e sicurezza, ideali per interventi rapidi, sicuri e precisi anche in aree pericolose o difficilmente accessibili con zero emissioni: utilizzabili sia all’esterno che all’interno di strutture. La scelta preferita da chi pretende prestazioni al top.
Fattori da considerare nella scelta di un elettromagnete da sollevamento
Scegliere l’elettromagnete da sollevamento giusto non è un processo da prendere alla leggera. Ogni impianto, ogni cantiere, ogni settore ha esigenze ben precise che rendono impossibile affidarsi al caso o alla scelta più economica.
Se vuoi fare un investimento che funzioni davvero, ecco i parametri che contano davvero nella scelta dell’elettromagnete perfetto per il tuo contesto operativo.
Tipologia di materiale da sollevare
Non tutti i materiali ferrosi si comportano allo stesso modo sotto l’influenza di un campo magnetico. Ad esempio, i rottami sottili o irregolari richiedono magneti con un campo più intenso e distribuito. Per materiali compatti o piatti, come lamiere, sono ideali i magneti rettangolari.
Peso e volume del carico
È fondamentale conoscere la massa massima che l’elettromagnete dovrà sollevare. Ogni modello ha una forza attrattiva espressa in kg. Se superi quel limite, i rischi sono concreti: perdita del carico, danni al magnete o peggio, incidenti.
Considera sempre un margine di sicurezza del 20-30% rispetto al carico massimo previsto. Meglio un magnete “più forte” che uno al limite.
Condizioni ambientali
Il grado di protezione IP è spesso trascurato; l’ambiente operativo (pioggia, polvere, oli, acqua marina…) può incidere pesantemente sulla durata e sulle prestazioni del magnete.
I nostri elettromagneti hanno diverse protezioni certificate:
- Le serie ESA, ESB BATMAG, ESG ed ESD sono dotate di grado di protezione IP65, perfette per ambienti industriali standard.
- Tutti gli altri modelli sono forniti con IP66, ideale per contesti più esposti ad acqua e polveri.
- Su richiesta sono disponibili anche versioni IP67 e IP68, perfette per immersione prolungata o utilizzo in acqua salata, come nei porti, cantieri navali o impianti off-shore.
Tipo di alimentazione disponibile
Un impianto fisso può lavorare con magneti a 220V, mentre veicoli industriali necessitano di magneti a 12V o 24V. In mancanza di alimentazione elettrica, si opta per modelli a batteria o con motore diesel.
Cicli operativi e durata
Un impiego intensivo richiede elettromagneti progettati per uso continuativo. Verifica sempre il duty cycle (ciclo di lavoro) espresso in percentuale, che indica il tempo massimo di utilizzo continuo rispetto a quello di riposo. Abbiamo classificato i nostri prodotti in due macro-categorie:
- 100% duty cycle: serie ESB e Serie ESRB possono lavorare in modo continuativo senza pause, ideali per impianti automatizzati o turni intensivi.
- 75% duty cycle: Tutti gli altri modelli standard offrono prestazioni affidabili e continuative anche durante cicli di lavoro intensivi. Nella pratica, il limite teorico del duty cycle viene molto raramente raggiunto. Questo perché, durante il normale utilizzo, il magnete beneficia già di brevi pause naturali dovute al ciclo di smagnetizzazione e ai movimenti della macchina operatrice per riposizionarsi tra un sollevamento e l’altro. Si tratta di un processo del tutto normale e previsto nel lavoro, che mantiene il magnete sempre efficiente e pronto all’uso.
Elettromagneti da sollevamento a 24V e 220V: quale scegliere?
Chi lavora ogni giorno con materiali ferrosi conosce bene l’importanza di uno strumento affidabile, sicuro e coerente con l’impianto in cui viene utilizzato. E tra le tante scelte da fare, ce n’è una che torna sempre sul tavolo: meglio un elettromagnete da sollevamento a 24V o a 220V?
Zanetti Magneti, grazie all’esperienza pluridecennale nel settore, offre entrambe le soluzioni, ma ciascuna con caratteristiche progettuali e applicative ben distinte. Vediamo insieme le differenze reali, senza tecnicismi superflui, per aiutarti a fare una scelta consapevole e funzionale.
Elettromagneti a 24V
Gli elettromagneti a bassa tensione (12V e 24V) proposti sono una risposta concreta per chi cerca prestazioni elevate anche su impianti mobili o in contesti dove l’alta tensione non è praticabile o desiderabile.
Grazie alla struttura compatta e robusta, sono perfetti per essere installati su macchinari industriali, come pale gommate o gru da camion con aggancio a catena o con l’opzione della sella.
Vantaggi:
- Maggiore sicurezza in ambienti umidi o all’aperto
- Nessuna necessità di impianti elettrici ad alta tensione
- Compatibilità con sistemi elettrici veicolari
Svantaggi:
- Meno potenza disponibile rispetto ai modelli a 220V
- Non adatti per carichi estremamente pesanti o per l’utilizzo continuativo in impianti fissi
Elettromagneti a 220V
Quando l’obiettivo è sollevare rottami pesanti, in grandi volumi e senza interruzioni, la scelta ricade sui modelli a 220V, in particolare quelli della linea circolare da rottame ESM-ESP-ESH.
Progettati per impianti fissi, gru da rottame, impianti di frantumazione e centri di raccolta metalli, questi elettromagneti rappresentano la soluzione definitiva per chi cerca prestazioni elevate, resistenza e continuità operativa.
Vantaggi:
- Potenza superiore per applicazioni industriali ad alto rendimento.
- Lavoro continuativo senza perdite di performance.
- Struttura progettata per durare negli anni, anche con uso intensivo.
Svantaggi:
- Richiedono alimentazione a 220V
Elettromagneti da sollevamento per applicazioni industriali specifiche
Nel mondo industriale, non esiste una soluzione valida per tutti. Ogni settore ha le sue sfide, i suoi ritmi, i suoi carichi da sollevare. E quando entra in gioco la movimentazione di materiali ferrosi, scegliere il giusto elettromagnete fa la differenza tra un flusso di lavoro ottimizzato e un collo di bottiglia produttivo.
Di seguito, alcuni esempi concreti per capire quale tipo di elettromagnete funziona meglio in base al settore in cui operi.
Industria del riciclo: magneti circolari da rottame a 220V, veri protagonisti nella movimentazione di metalli di ogni forma e dimensione. Ma non solo, nelle benne a polipo, utilizzate per il carico e scarico selettivo, vengono installati elettromagneti per polipo perfettamente integrati al sistema idraulico. Il risultato? Massima efficienza operativa, con una presa precisa e un rilascio sincronizzato.
Settore siderurgico: nelle acciaierie e nei grandi impianti siderurgici, i materiali da sollevare non sono casuali: profili metallici, fasci di lamiere, tubi e barre spesso a temperature oltre i 600°C. In questi casi, i nostri elettromagneti a 220V serie HT (High Temperature), con materiali speciali e soluzioni dedicate, assicurano un sollevamento sicuro anche su acciaio incandescente. Elementi lunghi, piatti, compatti, che richiedono una presa uniforme e stabile: qui la scelta ricade naturalmente sugli elettromagneti rettangolari, spesso affiancati in configurazioni multiple per distribuire il carico su una superficie più ampia. A seconda dell’impianto, si opta per versioni a 220V oppure per i modelli a bassa tensione 24V
Cave e cantieri mobili: quando si lavora in condizioni estreme, spesso lontano da infrastrutture elettriche, serve qualcosa che non abbia bisogno della rete. Qui la mobilità diventa tutto.
I protagonisti sono gli elettromagneti a batteria con radiocomando, perfetti per operazioni autonome su mezzi mobili, oppure le soluzioni con alimentazione a benzina o diesel, ideali per cave, demolizioni e interventi temporanei in zone isolate ma gli elettromagneti idraulici sono i migliori offrendo prestazioni eccellenti in questi contesti, a patto che siano collegati a un impianto idraulico adeguato.
La forza di questi magneti sta proprio nella loro autonomia energetica.
Elettromagneti personalizzati: quando sceglierli?
Ci sono lavori che non seguono le regole del catalogo. Esigenze operative così specifiche che nessun modello “pronto all’uso” riesce a gestire davvero. È proprio in quei casi che entrano in gioco gli elettromagneti personalizzati: soluzioni progettate su misura, nate per risolvere sfide uniche e superare i limiti degli standard industriali.
Quando lo spazio d’installazione è limitato, quando i carichi hanno geometrie fuori dal comune, quando servono funzionalità avanzate e controlli su misura, non c’è alternativa: serve un magnete costruito intorno al tuo lavoro.
Offriamo un servizio di progettazione su misura, valutando insieme al cliente ogni singolo dettaglio tecnico per costruire un elettromagnete “tailor-made”.
Consigli per ottimizzare l’efficienza di un elettromagnete da sollevamento
Un elettromagnete da sollevamento è molto più di un componente tecnico: è un vero e proprio alleato operativo, e come ogni alleato, va trattato con cura. Un magnete ben mantenuto lavora meglio, più a lungo e in modo decisamente più sicuro.
Troppo spesso si dà per scontato che un elettromagnete “o funziona o non funziona”, ma la verità è che piccoli accorgimenti possono fare una differenza enorme in termini di resa, durata e affidabilità. Ecco allora una serie di best practice intelligenti, semplici ma fondamentali, per mantenere il tuo elettromagnete sempre al massimo delle prestazioni.
Ispezioni periodiche
Controllare regolarmente l’integrità del cablaggio, le connessioni elettriche e l’assenza di ossidazione sui poli magnetici. Anche la planarità della superficie d’appoggio del magnete richiede verifiche che Zanetti Magneti possiamo ripristinarla.
Pulizia delle superfici di contatto
La presenza di ruggine o residui non ferrosi sulle superfici può ridurre l’efficacia del campo magnetico. È buona norma pulire regolarmente l’area di contatto.
Controllo della temperatura
Il surriscaldamento è uno dei nemici principali degli elettromagneti. Installa sensori termici o utilizza protezioni di temperatura integrate (molti modelli Zanetti ne sono già dotati).
Uso corretto del ciclo operativo
Ogni elettromagnete ha un ciclo operativo ottimale (duty cycle), che rappresenta la capacità di lavorare in modo continuativo senza surriscaldarsi. Tuttavia, temperature ambientali elevate (sopra i 45-50°C) possono influire negativamente sul duty cycle, perché il calore non riesce a disperdersi efficacemente.
Aggiornamento software o radiocomandi
Gli elettromagneti industriali non richiedono aggiornamenti programmati. Tuttavia, effettuiamo aggiornamenti tecnici su misura: meccanici, elettronici o elettrotecnici, solo quando realmente necessari.
Quando?
- In caso di anomalie tecniche riscontrate durante la manutenzione
- Quando un magnete rientra in officina dopo molti anni di utilizzo
- Se non sono più disponibili ricambi originali e si rende necessario modernizzare il dispositivo
- Sempre in accordo con il cliente, valutando insieme come intervenire in modo efficace e conveniente
Se hai dubbi o vuoi valutare aggiornamenti specifici, il team Zanetti Magneti è a tua disposizione, ti guideremo passo dopo passo verso la soluzione più efficiente, sicura e duratura per la tua realtà operativa.
FAQ sugli elettromagneti da sollevamento
Qual è la differenza tra un elettromagnete circolare e uno rettangolare?
Il primo è più adatto a sollevare materiali irregolari o in rottame, mentre il secondo è perfetto per oggetti piatti e lunghi come lamiere o tubi.
Quanto consuma un elettromagnete da sollevamento?
Il consumo dipende dalla tensione e dalla potenza nominale. Un modello a 220V può consumare da 1 a 30 kW a seconda delle dimensioni.
Posso usare un elettromagnete all’esterno, sotto la pioggia?
Sì, ma è fondamentale che il dispositivo abbia un grado di protezione IP adeguato (es. IP65 o superiore).
Gli elettromagneti richiedono manutenzione?
Sì, ma è minima: si tratta principalmente di ispezioni visive, pulizia e controllo delle connessioni elettriche.
Posso acquistare un elettromagnete direttamente online?
No, devi contattare il team tecnico di Zanetti Magneti per valutare il modello più adatto alla propria applicazione.