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Manutenzione degli elettromagneti da sollevamento

Negli impianti industriali in cui si movimentano ogni giorno carichi ferrosi, gli elettromagneti da sollevamento sono strumenti indispensabili, sempre pronti a fare il loro lavoro con precisione e continuità. Affidabili, robusti e progettati per lavorare anche in condizioni complesse, questi dispositivi danno il meglio quando vengono seguiti con la giusta attenzione.
Con pochi controlli semplici e mirati, è possibile mantenerli efficienti nel tempo, ottimizzando le prestazioni e prolungandone la durata. La manutenzione non richiede operazioni complesse né interventi costosi: basta inserire alcune verifiche nel programma di lavoro per garantire continuità operativa e sicurezza.
In questa guida trovi tutte le indicazioni utili su cosa controllare, con quale frequenza e in base a quale tipo di elettromagnete da sollevamento. Uno strumento concreto per chi lavora ogni giorno con questi sistemi e vuole ottenere il massimo da ogni ciclo di sollevamento.
Quanto è importante la manutenzione degli elettromagneti da sollevamento
La manutenzione degli elettromagneti da sollevamento è fondamentale per garantire continuità operativa, durata del dispositivo e sicurezza durante ogni ciclo di lavoro. Non richiede interventi invasivi, ma piuttosto controlli mirati, semplici e ben pianificati.
Anche se si tratta di apparecchiature robuste, è proprio la manutenzione regolare a preservarne l’efficienza nel tempo. In particolare, verificare lo stato delle saldature e la tenuta della scatola di collegamento è essenziale: piccole cricche o infiltrazioni d’acqua possono danneggiare l’avvolgimento interno. Se non rilevati in tempo, questi problemi possono generare riparazioni molto costose, anche fino al 50% del valore di un magnete nuovo.
Con pochi gesti tecnici inseriti nella routine dell’impianto, si evitano interventi straordinari e si mantiene l’elettromagnete sempre performante.
Perché intervenire con costanza
Controllare periodicamente le guarnizioni, monitorare la tenuta della scatola di collegamento, osservare lo stato delle saldature: sono attività rapide, ma fondamentali. Grazie a queste attenzioni, l’elettromagnete continua a lavorare in modo efficiente, senza cali di prestazione e senza interruzioni operative.
Prevenire con metodo significa dare valore al proprio impianto, aumentare la durata del magnete e assicurare che ogni fase del sollevamento si svolga con la massima sicurezza. Con la giusta manutenzione, l’elettromagnete da sollevamento rimane una certezza, giorno dopo giorno.
Quando serve la manutenzione ordinaria degli elettromagneti da sollevamento
Non esiste una regola fissa che valga per tutti: la manutenzione ordinaria di un elettromagnete da sollevamento è una questione di contesto. Conta quanto viene utilizzato, ma soprattutto come e dove viene impiegato.
In ambienti industriali più “impegnativi” – come rottamatori, fonderie o acciaierie – dove il contatto con materiali abrasivi è quotidiano, è utile pianificare controlli più ravvicinati. L’obiettivo non è intervenire solo quando si nota qualcosa di anomalo, ma prevenire. Mantenere le prestazioni nel tempo è questione di metodo e costanza.
Controllo periodico dei componenti elettrici e meccanici
La manutenzione ordinaria, se ben strutturata, diventa parte della routine operativa senza complicazioni. Ecco una traccia efficace e facilmente integrabile nei flussi di lavoro:
Ogni settimana
Un controllo veloce, ma decisivo: assicurati che il collegamento tra la spina dell’elettromagnete e quella della macchina operatrice sia ben saldo, integro e privo di segni d’usura. Un dettaglio piccolo, ma che fa la differenza.
Ogni mese
Dedica qualche minuto a verificare:
- La catena e i perni di sollevamento: devono essere integri, senza maglie allungate o deformazioni.
- La carpenteria del magnete, soprattutto la parte inferiore, che lavora a contatto diretto con il materiale: un’ispezione visiva aiuta a rilevare eventuali segni di abrasione o microlesioni nelle saldature.
- La pulizia della superficie magnetica: rimuovere residui ferrosi e sporcizia aiuta a mantenere la forza di attrazione costante e uniforme.
Ogni anno
Arriva il momento dei controlli più strutturati:
- Apri la scatola di collegamento dei cavi e verifica che i morsetti siano saldi e privi di ossido. Controlla la guarnizione: se è danneggiata o non garantisce più la tenuta, sostituiscila.
- Controlla che la targhetta identificativa sia presente e leggibile: è la “carta d’identità” del tuo magnete, indispensabile per risalire al modello in caso di supporto o richiesta ricambi.
- Fai eseguire da personale qualificato il controllo e la certificazione della catena di sollevamento, come previsto dalle normative in vigore.
Due controlli da integrare nella manutenzione ordinaria pergarantire maggiore affidabilità e prevenire eventuali danni, si consiglia di includere due controlli aggiuntivi, specifici per gli elettromagneti idraulici, a batteria e con motore termico:
- Controllo del coperchio di protezione
Deve essere sempre ben fissato al corpo del magnete. Un coperchio allentato, piegato o rotto può compromettere l’integrità dei componenti interni o lasciare entrare polveri, liquidi o detriti. Basta un colpo non assorbito per causare danni invisibili ma critici nel tempo.
- Controllo degli antivibranti in gomma
Questi elementi servono ad assorbire urti e vibrazioni meccaniche. Vanno ispezionati mensilmente e sostituiti se danneggiati o induriti. In caso di utilizzo intensivo del magnete, è consigliata la sostituzione annuale, anche in assenza di difetti visibili, per garantire un’efficace protezione meccanica.
Usura meccanica e riporti di saldatura
Ogni giorno, la parte inferiore del magnete lavora a stretto contatto con rottami, lamiere, materiali taglienti e superfici abrasive. È il punto più esposto, e per questo il più soggetto a usura. Un consumo del tutto normale, che però va gestito con metodo.
Quando si iniziano a notare graffi profondi, segni di abrasione o piccoli danneggiamenti nella zona a contatto diretto con i carichi, è il momento di intervenire. Non serve aspettare che il danno diventi critico: un riporto di saldatura eseguito al momento giustoè un’ottima forma di prevenzione.
Utilizzando filo o elettrodo compatibile con acciai al carbonio, si ripristina lo spessore originario e si rinforza la superficie, rendendola pronta ad affrontare nuovi cicli di lavoro senza perdite di efficienza.È un’operazione tecnica, ma rapida, che se inserita tra i controlli periodici consente di mantenere alte le prestazioni del magnete e di prolungarne la vita in maniera decisiva, riducendo la necessità di sostituzioni o interventi più invasivi.
Quando è necessaria la manutenzione straordinaria degli elettromagneti da sollevamento
Con una manutenzione ordinaria eseguita in modo puntuale, l’elettromagnete da sollevamento lavora a lungo senza sorprese. Ma come ogni sistema industriale, ci sono situazioni in cui è utile – o necessario – andare oltre i controlli di routine.
Questa non è un’attività da programmare regolarmente, ma una risorsa da attivare solo quando serve davvero: un’azione mirata in risposta a segnali specifici, legati al tipo di tecnologia impiegata o a componenti più delicati.
Tipologie di elettromagneti e differenze nella manutenzione
Il circuito idraulico è una delle parti vitali: va monitorato con attenzione. Perdite d’olio non solo possono compromettere le prestazioni, ma devono essere gestite immediatamente per evitare sanzioni ambientali. In alcuni casi, la manutenzione straordinaria può riguardare anche la parte elettronica del sistema, come la revisione delle schede di controllo, dei condensatori, dei fusibili o del generatore di tensione.
Il cuore di questi modelli è nel pacco batterie. Un controllo visivo periodico può bastare, ma se si notano danni o sporcizia accumulata, è bene intervenire per garantire autonomia e sicurezza. Quando la batteria è da sostituire, lo smaltimento deve seguire le normative ambientali, con attenzione alla tracciabilità. Anche qui, possono rendersi necessari interventi straordinari sulla componentistica elettronica interna (schede, fusibili).
Elettromagneti con alimentazione diesel/benzina
Qui l’attenzione si sposta sulla power unit. Una pulizia regolare della centralina, un controllo accurato delle linee di alimentazione e la verifica dell’assenza di perdite di carburante sono le chiavi per mantenere l’intero sistema affidabile e sicuro, anche in condizioni di utilizzo intensivo. Anche questa configurazione può includere una manutenzione straordinaria dell’elettronica.
Tutti gli altri elettromagneti
Per tutte le altre tipologie, i criteri di manutenzione restano quelli della gestione ordinaria: controlli semplici, ma costanti. Se questi vengono rispettati, la necessità di interventi straordinari è ridotta al minimo.
Sapere quando e dove intervenire, in base alla tecnologia impiegata, è il modo migliore per lavorare in sicurezza e con continuità.
Manutenzione di un elettromagnete da sollevamento: cosa dicono le norme di sicurezza
Nel panorama normativo attuale, non esiste una regolamentazione che imponga tempistiche rigide per la manutenzione degli elettromagneti da sollevamento. Tuttavia, chi lavora nel settore sa bene che sicurezza, tracciabilità e rispetto dell’ambiente non sono facoltativi, ma standard operativi imprescindibili.
La manutenzione, anche quando non espressamente obbligatoria, è fondamentale nel garantire la conformità alle normative generali in materia di sicurezza sul lavoro e tutela ambientale.
Elementi normativi da tenere presenti
Ci sono alcuni elementi che, indipendentemente dal tipo di elettromagnete utilizzato, devono essere monitorati con regolarità:
Catene di sollevamento
Devono essere controllate e certificate annualmente da personale abilitato. È una prassi consolidata, che tutela l’operatore e rende il lavoro più sicuro.
Collegamenti elettrici
La connessione tra la spina dell’elettromagnete e quella della macchina deve essere sempre integra, stabile e priva di ossidazione.
Perdite di olio o carburante
In impianti dove si impiegano magneti idraulici o a motore termico, è fondamentale verificare che non ci siano fuoriuscite. Non si tratta solo di un aspetto tecnico: in caso di perdite, possono essere applicate sanzioni ambientali.
Smaltimento delle batterie
Se il magnete è alimentato a batteria, ogni sostituzione deve prevedere uno smaltimento controllato e conforme alla normativa. Non è solo una questione ecologica, ma anche di responsabilità legale.
Targhetta identificativa
Deve essere sempre ben visibile e leggibile. Include il numero di matricola e consente di risalire in modo immediato al modello e alla configurazione tecnica in caso di manutenzione o richiesta ricambi.
Zanetti Magneti progetta ogni elettromagnete con l’obiettivo di semplificare la manutenzione e facilitare il rispetto delle normative, offrendo soluzioni robuste, facilmente ispezionabili e documentate in modo preciso. Meno imprevisti, più continuità operativa.
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Zanetti Magneti è al tuo fianco: dalla scelta del prodotto alla sua manutenzione nel tempo, ti offriamo competenza tecnica, interventi su misura e assistenza continua.
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