Nel settore industriale la teoria è la base solida su cui si costruisce tutto: o qualcosa funziona, o diventa un problema. Punto. E quando si parla di elettromagneti da sollevamento, il discorso è ancora più diretto. Parliamo di dispositivi che ogni giorno caricano tonnellate di rottami, acciaio, lamiere e barre, e lo fanno in ambienti dove la polvere, il caldo, l’umidità e l’usura non concedono tregua. Eppure, continuano a lavorare. Perché? Perché sono costruiti bene. E soprattutto, con i materiali giusti.

Ma da cosa è fatto, esattamente, un elettromagnete? Quali sono i materiali più adatti alla sua costruzione? E perché proprio quei materiali e non altri?

 

Sotto la carcassa di un elettromagnete da sollevamento non c’è spazio per l’improvvisazione. Ferro dolce, acciaio al manganese, avvolgimenti in alluminio resinato: ogni scelta è frutto di ingegneria, esperienza e cicli di test in condizioni reali. Perché chi costruisce questi strumenti non può permettersi che qualcosa ceda al momento sbagliato. E chi li acquista nemmeno.

Addentriamo all’interno di un elettromagnete, analizzando ogni materiale, ogni lega, ogni componente che lo rende non solo efficiente, ma anche resistente, longevo e sicuro. Non una semplice panoramica tecnica, ma una guida chiara e concreta per aziende e operatori che cercano affidabilità vera, e un partner in grado di garantire supporto, qualità e continuità. Perché scegliere il materiale sbagliato può costare caro. Ma scegliere quello giusto… fa lavorare meglio tutto il resto.

Come è costituito un elettromagnete da sollevamento?

Materiali compatibili nella costruzione degli elettromagneti da sollevamento

A prima vista sembra un blocco compatto di metallo, robusto e silenzioso. Ma all’interno di un elettromagnete da sollevamento si nasconde un perfetto equilibrio tra scienza dei materiali, progettazione ingegneristica e conoscenza dei limiti estremi dell’industria. È una tecnologia che lavora senza mai chiedere attenzione, ma che merita tutta la nostra, perché ogni dettaglio fa la differenza tra un sollevamento sicuro e un fermo macchina.

Il principio è tanto potente quanto elegante: il passaggio di corrente elettrica in una bobina crea un campo magnetico, che viene amplificato da un nucleo ferromagnetico e diventa capace di attrarre e trattenere oggetti ferrosi anche di centinaia o migliaia di chili. Il tutto in pochi secondi, con una precisione che non ammette margini d’errore.

Ma dietro questo gesto semplice c’è una macchina complessa, fatta di componenti che devono lavorare insieme alla perfezione. Vediamo quali sono:

  • Nucleo ferromagnetico: è il cuore del sistema, la parte che si magnetizza e genera la forza di attrazione. Solitamente in ferro dolce, è progettato per garantire massima reattività al campo magnetico.
  • Avvolgimento elettroconduttore: si tratta della bobina, realizzata con filo di alluminio o rame, che produce il campo magnetico quando attraversata dalla corrente continua.
  • Cassa magnetica: l’involucro che contiene e protegge tutto il sistema, in acciaio strutturale, studiato per resistere a urti, calore e stress meccanici continui.
  • Cassa inferiore antiusura: realizzata in acciaio al manganese, è la parte che entra in contatto diretto con i materiali da sollevare. Deve resistere a urti, abrasioni e carichi pesanti. Ma la sua funzione non è solo meccanica: essendo un acciaio amagnetico, questa cassa ha un ruolo determinante anche nella gestione del campo magnetico. Consente infatti di indirizzare correttamente il flusso, creando un polo nord e un polo sud attraverso cui il campo si concentra esclusivamente nella parte inferiore del magnete, proprio dove serve. Senza questa componente, il campo magnetico si disperderebbe, rendendo il sollevamento inefficace. 
  • Sistema di aggancio: può essere una catena in acciaio legato o una sella ingegnerizzata, a seconda dell’applicazione e del mezzo operativo. Entrambi garantiscono stabilità e sicurezza nel sollevamento.
  • Isolamento resinato dell’avvolgimento: una protezione fondamentale che preserva la bobina da umidità, urti e sbalzi termici, prolungando la vita del magnete anche in condizioni estreme.

Ogni elemento ha un ruolo preciso, ed è proprio l’interazione tra queste parti che dà vita a uno strumento insostituibile per l’industria moderna. Non esiste una parte superflua. Tutto è stato pensato, testato e scelto per lavorare duro e durare a lungo. Per questo conoscere com’è fatto un elettromagnete da sollevamento è il primo passo per scegliere quello giusto e ottenere il massimo da ogni ciclo operativo.

Nucleo ferromagnetico: il cuore dell’elettromagnete

Dentro ogni elettromagnete da sollevamento, c’è un punto esatto in cui tutta l’energia si concentra, si trasforma e diventa forza. Quel punto è il nucleo ferromagnetico. È da lì che nasce il magnetismo. È lì che il campo generato dall’avvolgimento prende vita e diventa capace di sollevare metalli pesanti con una precisione che sfida la gravità.

Il materiale che rende tutto questo possibile? Il ferro dolce, ma non per caso. Il ferro dolce è la scelta più performante e strategica per chi costruisce elettromagneti industriali, perché unisce tre caratteristiche fondamentali:

  • Altissima permeabilità magnetica: è come una corsia preferenziale per le linee di flusso magnetico. Permette al campo di concentrarsi dove serve, senza dispersioni.
  • Bassa coercitività: una volta interrotta la corrente, il materiale si smagnetizza quasi istantaneamente, evitando pericolose ritenzioni magnetiche residue che potrebbero compromettere la sicurezza nelle fasi di rilascio del carico.
  • Lavorabilità elevata: il ferro dolce si presta bene alla lavorazione industriale, garantendo tempi di produzione rapidi e risultati uniformi, anche su larga scala.

A completare la struttura del nucleo troviamo spesso le scarpe polari, componenti fondamentali per concentrare e indirizzare il flusso magnetico. In pratica, agiscono come dei “convogliatori di forza”, ottimizzando l’area di attrazione e aumentando la capacità di presa sui materiali ferrosi. Sono loro a fare la differenza quando serve sollevare elementi irregolari, sporchi o misti, come accade spesso nel recupero rottami o nelle demolizioni.

Avvolgimento elettrico: conduttività e resistenza

All’interno di un elettromagnete da sollevamento, ogni componente ha una funzione precisa. Ma se c’è un punto da cui tutto ha inizio, è l’avvolgimento elettrico. Questa bobina di filo elettrico, avvolta con cura attorno al nucleo ferromagnetico, è ciò che trasforma l’energia elettrica in forza magnetica concreta, capace di sollevare tonnellate di materiale ferroso con estrema precisione.

L’avvolgimento è realizzato con filo di alluminio, scelto per la sua efficacia conduttiva, la leggerezza e la stabilità nel tempo. 

Quando la corrente continua attraversa l’avvolgimento, si genera un campo magnetico che magnetizza il nucleo: il risultato è una forza potente, ma controllabile, su cui le aziende del sollevamento industriale possono contare turno dopo turno.

Altre componenti: robustezza, protezione e sicurezza in ogni dettaglio

Oltre al nucleo e all’avvolgimento, un elettromagnete da sollevamento è composto da elementi strutturali progettati per resistere agli sforzi meccanici, agli agenti esterni e garantire un utilizzo sicuro e duraturo.

La cassa magnetica è realizzata in acciaio strutturale, scelta che consente di ottenere il giusto equilibrio tra prestazioni magnetiche e resistenza meccanica. Questa struttura esterna ha il compito di contenere e proteggere gli elementi interni, mantenendo al tempo stesso l’integrità del campo magnetico generato.

La cassa inferiore, particolarmente esposta a urti e abrasioni durante le operazioni di carico e scarico, è invece costruita in acciaio al manganese antiusura. Questo materiale è noto per la sua capacità di resistere a sollecitazioni continue, preservando l’efficienza e la durata dell’intero sistema.

Per il sollevamento, l’elettromagnete può essere equipaggiato con due soluzioni alternative:

  • Catena di sollevamento, in acciaio legato, progettata per sopportare carichi elevati in totale sicurezza.
  • Sella, anch’essa in acciaio strutturale, calcolata e realizzata secondo criteri ingegneristici precisi per garantire stabilità e sicurezza in ogni fase di movimentazione.

Infine, l’avvolgimento elettrico resinato rappresenta una protezione fondamentale. Questo rivestimento speciale protegge la bobina da urti e sollecitazioni, assicurando una lunga durata nel tempo. Inoltre, garantisce isolamento termico e resistenza a umidità e agenti esterni, contribuendo a mantenere costante la performance anche in condizioni operative difficili.

Com’è quindi composto un elettromagnete da sollevamento?

Il funzionamento di un elettromagnete da sollevamento si basa su un principio tanto semplice quanto efficace: la generazione di un campo magnetico temporaneo in grado di attrarre materiali ferrosi. A rendere possibile questo processo sono due componenti fondamentali che lavorano in perfetta sinergia.

Il primo è il nucleo ferroso, elemento centrale della struttura, realizzato in materiale ferromagnetico e dotato di scarpe polari, ovvero superfici specifiche che canalizzano il flusso magnetico verso l’esterno. Le scarpe polari, grazie alla loro polarità, permettono al magnete di concentrare la forza nei punti giusti, massimizzando la capacità di attrazione.

Il secondo componente essenziale è l’avvolgimento elettroconduttore, una bobina che avvolge il nucleo. Questo avvolgimento, realizzato solitamente in alluminio o rame, viene attraversato da corrente continua, generando così un campo magnetico che magnetizza il nucleo stesso.

È proprio l’interazione tra il nucleo e l’avvolgimento che dà vita all’eccitazione del magnete, trasformando energia elettrica in forza magnetica pronta a sollevare, trattenere e rilasciare materiali ferrosi con estrema precisione.

I materiali impiegati nella costruzione degli elettromagneti da sollevamento non sono scelti a caso. Ogni componente, dal ferro dolce al manganese, dall’alluminio all’acciaio legato, ha un ruolo preciso per garantire prestazioni elevate, affidabilità e sicurezza. Per le aziende che operano nel sollevamento industriale, scegliere un fornitore che conosce a fondo questi dettagli — come la Zanetti Magneti — è una scelta strategica che si riflette direttamente sul rendimento operativo.

Cerchi elettromagneti costruiti con materiali di qualità e duraturi? Scopri i nostri elettromagneti da sollevamento e se vuoi saperne di più ti consigliamo di leggere questo articolo con funzionamento, vantaggi e le applicazioni degli elettromagneti da sollevamento. Buona lettura! 

Per qualsiasi informazione o per una consulenza personalizzata siamo a tua disposizione per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze operative. 

Enovathemes